Villasimius e l’Area Marina Protetta “Capo Carbonara”

Paradiso vero

Salpiamo tutti i giorni la mattina dal Porto di Villasimius: la goletta Maby II salpa  alle 10.30 e rientra alle 17,00, la barca a vela salpa alle 10.00 e rientra alle 17.00. I gommoni partono invece alle 9.00 con rientro alle 13.00 per l’escursione di 4 ore e alle 10.00 con rientro alle 12.30 per l’escursione di 2,5 ore. I gommoni partono anche nel pomeriggio: alle 14.00 con rientro alle 18.00 e alle 15.00 con rientro alle 17.30. Abbiamo studiato un itinerario speciale che permette di vedere i luoghi più belli, selvaggi nascosti e  affascinanti dell’Area Marina Protetta di Villasimius  dove i colori del mare con i suoi profumi, lo sciabordio dell’acqua e il silenzio della natura incontaminata vi faranno vivere una giornata stupenda. Aggiungi poi l’ottimo cibo cucinato a bordo, innaffiato da un vermentino ghiacciato e la magia è completa. (il cibo a bordo è compreso solo nelle escursioni della goletta e della barca a vela)

Preparatevi a vivere una giornata di ricordi indelebili fra calette, scorci,  e bagni in tutte le gradazioni del blu. E quando risalite a bordo, lasciatevi scaldare dal sole del Sud Sardegna e godetevi uno sfondo dipinto dai colori di un tramonto che ogni sera regala sfumature meravigliose e imperdibili suggestioni.

MABY TOUR                                          PASSEGGERI TUTTI I GIORNI
MABY II – Goletta massimo 12 partenza 10:30 rientro 17:00
SUN CHARME – Barca a Vela massimo 6 partenza 10:00 rientro 17:00
 

ESCURSIONI IN GOMMONE

 

 

min 4 max 12

min 4 max 12

 

 

Partenze 9am 10am 2pm 3pm

Rientro 1pm 12:30am 6pm 5:30pm

 

NOLEGGIO GOMMONI LUNGHEZZA MOTORE
Guida senza patente nautica da 5,40 a 6,00 m da 40 cv
Guida con patente nautica da 7,40 a 8,5 m da 225 a 300 cv
Su richiesta: noleggio con skipper
  • Salpiamo alle 10.30 dal porto di Villasimius direzione Scoglio e Spiaggia di Santo Stefano, a ridosso della Fortezza Vecchia e  proseguiamo la navigazione verso Sud lungo la costa di Capo Carbonara.
  • Dopo 30 minuti di navigazione raggiungiamo l’Isola dei Cavoli, selvaggia, inabitata e di impareggiabile bellezza: isola granitica, meta ambita di subacquei e snorkelisti per la ricchezza di flora e fauna marine e per i colori delle sue acque. Qui ci ancoriamo in uno spazio di mare trasparente e turchese dove è possibile ammirare, talvolta anche dalla superficie, la Madonna del Naufrago, una statua in trachite rosa di Ozieri, alta circa tre metri, adagiata su un fondale di 11 metri, donata dall’illustre scultore isolano Pinuccio Sciola.
  • Mentre il personale di bordo inizia ad armeggiare in cambusa per preparare gli aperitivi, costeggiamo le spiagge più belle e rinomate del Sud Sardegna: Porto Giunco, Spiaggia del Timi Ama Spiaggia del Tanka.
  • Con il panorama della Spiaggia di Simius brindiamo con un vermentino ghiacciato e stuzzichiamo l’appetito con salumi e formaggi del territorio, pane carasau, crostini e olive.
  • Ci spostiamo per la sosta più lunga e per il pranzo non prima però di aver visitato Punta Molentis, altra perla dal fascino inconfondibile con il suo promontorio granitico e la sua ambita e luminosa lingua di sabbia bianchissima.
  • Altri tuffi presso Le Piscine  dove pranziamo con i malloreddus fumanti, vino rosso o bianco ma anche birre e bibite libere e, dopo una fresca caprese con i pomodori e la mozzarella sardi, concludiamo con gli occhi pieni di bellezza e il palato soddisfatto con dolci sardi, mirto e caffè. Di rientro a Villasimius altri tuffi nei colori splendidi del mare di Cava Usai.
  • Raggiungeremo il porto per il rientro verso le 5.00/5.30 pm dopo aver ammirato la Spiaggia di Campulongu gustando un’insuperabile tagliata di frutta fresca e, con in bocca il salato del mare e il dolce della frutta e negli occhi ancora indelebili i colori della natura di Villasimius.
  • Talvolta le condizioni meteo marine impongono delle variazioni al percorso sopradescritto. Il Comandante deciderà in merito nel pieno rispetto della sicurezza della navigazione e degli ospiti.
  • Quando le condizioni del mare e del vento da est si presentano impegnative e dure, non disperatevi, andiamo comunque con tranquillità verso ovest. Visiteremo le  splendide insenature di Porto sa Ruxi con i suoi secolari  ginepri che hanno messo radici sulle dune naturali di sabbia bianchissima, creando un fitto bosco sul mare nel quale ci si può avventurare all’interno protetti dalla sua ombra profumata di bacche e fiori.
  • Seguirà Cala Pisanu, raggiungibile solo dal mare, una baia mozzafiato dall’acqua di cristallo e sabbia bianca, e ancora Capo Boi sul cui promontorio svetta la torre omonima voluta dagli Aragonesi, edificata intorno al 1591 con granito e malta. La spiaggia di Campus e la baia di Cuccureddus saranno meta di altre meravigliose soste per goderci il mare in totale relax.
  • benvenuti a bordo, Signori, sarà una giornata meravigliosa.

Per voi abbiamo pensato ad un menù particolare che prevede per ogni MABY TOUR:

  • Goloso inizio con vermentino ghiacciato, birra fresca e bibite sgranocchiando crostini di carasau con olive, pomodorini e pecorino nostrano.
  • Con l’appetito stuzzicato dai tanti bagni, un ottimo piatto di  Malloreddus cucinati a bordo, caprese con mozzarella sarda e pomodorini di Pula, mirto, caffe, dolci alle mandorle e altri dolci della nostra tradizione accompagnati da acqua fresca, buon vino rosso o bianco e sempre disponibili anche bibite e birra fresche.
  • Davanti ai colori di un tramonto che si avvicina, tagliata di frutta fresca di stagione.

Per poter organizzare al meglio la vostra gita in barca vi preghiamo di segnalarci eventuali intolleranze in fase di prenotazione cosi da potervi garantire la migliore ospitalità.

In barca è vietato fumare sottocoperta anche per questioni di sicurezza, è consentito all’aperto e “sottovento”. I mozziconi di sigaretta non vanno gettati in mare perché non sono biodegradabili ed impiegano anzi anni a decomporsi. E’ consigliato di munirsi di un posacenere personale.

L’abbigliamento per le escursioni in barca deve essere pratico e sportivo.
In barca l’irraggiamento solare è amplificato dal riverbero del mare pertanto facile scottarsi, portare con se protezioni adeguate.
In una borsa morbida poco ingombrante e facilmente stivabile riporre:

  • Costume da bagno.
  • Una giacca a vento leggera (K-way).
  • Telo Mare
  • Crema solare
  • Occhiali da sole.
  • Cappello con visiera/fazzoletto da testa (a protezione dal vento e dal sole).
  •  Ogni barca ha in dotazione una cassetta di primo soccorso. Meglio portare con sé eventuali medicinali specifici (personali).

Informare in fase di prenotazione di particolari problemi di salute (allergie a farmaci, intolleranze alimentari, etc.)

Se hai qualche domanda da porre per sapere come viene organizzata la tua escursione, non esitare, contattaci subito !

A

  • Addugliare – avvolgere su sé stesso un cavo a spirale per creare dei giri chiamati duglie
  • All’abbordo – comando del capitano usato per abbordare una nave nemica
  • Alla cappa – navigazione lenta nei periodi di maltempo
  • Alla fonda – la nave è stata saldamente ancorata
  • Alla lunga – il cavo di prora “barbetta” e quello di poppa “codetta” si allontanano dalla nave impedendo a questa di muoversi
  • Alla poggia – termine gergale per indicare quando la prua prende una rotta maggiormente a favore di vento. Il contrario è all’orza.
  • Alla ruota – la nave è ancorata da una sola ancora
  • Alla via – il comandante lo urla al timoniere per mantenere la rotta o proseguire sempre dritto

B

  • Babordo – opposto di tribordo, è la parte sinistra della nave guardando verso prua
  • Baffi – onde del mare che vengono sollevate dalla prua
  • Bocca di granchio – cerchio metallico fissato alla nave per sostenere il cavo di ormeggio
  • Bonaccia – calmo soffiare del vento
  • Buco del gatto – piattaforma circolare stretta situata in cima agli alberi delle navi (coffa) da dove si accede tramite una piccola fessura adatta a gatti e comandanti molto snelli
  • Bussola – importantissimo strumento per qualsiasi capitano per non perdere la retta via

C

  • Cabinista – personale addetto alla pulizia della cabina di solito due volte al giorno
  • Cambusa – se il capitano cerca qualcosa da mangiare, sicuramente lo troverà qui!
  • Cappa – tipo di navigazione che il capitano sceglie in caso di maltempo, come la cappa secca o cappa filante.
  • Catamarano – tipo di nave con due scafi. Quelli della nave da crociera presentano un grande spazio centrale che permette la navigazione veloce con venti costanti.
  • Cavallino – se il ponte di coperta presenta un’insellatura longitudinale, questa viene chiamata proprio così
  • Caviglia – strumento usato a bordo per lavorare con e organizzare i cavi
  • Cicala – apertura superiore dell’ancora dove si inserisce l’opportuna catena
  • Cima – corda o fune in linguaggio marinaresco
  • Corpo morto – grosso peso sul fondo del mare a cui viene ancorata una boa
  • Cruise card – tessera magnetica rilasciata al check-in che contiene tutte le informazioni del passeggero e necessaria ad ogni imbarco e sbarco dalla crociera

D

  • Dar fondo – immergere l’acqua nel mare per ancorarsi al fondo
  • Denti di cane – piccoli crostacei che si attaccano alla parte immersa della nave e riducono la velocità della nave
  • Dormiente – estremità immobile di un cavo

E

  • Equipaggio – senza il personale di bordo il capitano sarebbe perduto!
  • Entrobordo – tutto ciò che si trova all’interno della nave

F

  • Femminella – estremità del cardine del timone utile per gli agganci
  • Fiocco – vela a forma di triangolo situata a prua
  • Formaggetta – non un formaggio, ma un tappo che viene posto sull’estremità dell’albero

G

  • Ghiotta – rialzo in coperta che inghiottisce tutti gli eventuali residui di olio o grasso
  • Ginocchio – collegamento tra lo scafo e la fiancata
  • Governare – condurre una nave

I

  • Immersione – misura dell’altezza della nave dalla parte immersa alla superficie dell’acqua fino alla chiglia
  • Incattivati – funi o cavi incastrati tra loro
  • In riga alle impavesate – il comandante lo urla all’equipaggio quando è ora di andare a prendere la propria brandina prima di andare a dormire
  • Issare – sollevare i pesi a bordo…oh issa!

K

  • Krang – la carcassa della balena dopo che è stato tolto il grasso

L

  • Linea di galleggiamento – linea intermedia tra lo scafo e la superficie esterna non immersa della nave
  • Losca – apertura in poppa nella quale passa l’asse del timone

M

  • Maestra – albero principale di una barca a vela
  • Maestro d’ascia – esperto di costruzione di imbarcazioni di piccola taglia
  • Manica a vento – apertura circolare situata in coperta che garantisce il cambio d’aria delle stanze sottostanti
  • Mayday – da urlarlo solo in caso di aiuto
  • Muster Drill – termine usato dai tecnici di bordo per l’esercitazione di sicurezza effettuata il primo giorno in crociera
  • Muster Station – punto di raccolta in caso di emergenza. Questo viene mostrato il primo giorno in crociera dalla propria cabina

N

  • Nadir – punto opposto allo zenit
  • Nautofono – segnale usato in caso di nebbia. Quando attivato questo produce un suono acuto udibile a molte miglia di distanza
  • Nocchiere o Nostromo – esperto marittimo che governa la nave

O

  • Occhio di cubìa – apertura posteriore della nave dopo passa la catena dell’ancora
  • Opera morta – parte della nave superiore alla linea di galleggiamento
  • Opera viva – parte della nave inferiore alla linea di galleggiamento, detta anche carena
  • Orzare – porre la prua della nave in direzione del vento per ridurre l’angolo tra la direzione del moto e quella del vento

P

  • Passo d’uomo – apertura nella paratia della nave che consente l’accesso a una persona
  • Pavese – addobbo navale costituito da una serie di piccole bandierine
  • Pezzi di rispetto – termine gergale per indicare i pezzi di ricambio
  • Ponte di comando – luogo da dove si guida la nave
  • Presa a mare – apertura nella parte dello scafo che può essere immersa e dalla quale è possibile aspirare eventuali residui d’acqua
  • Prove a mare – prove che si effettuano alle nuove navi

Q

  • Quadrato ufficiali e sottufficiali – sala mensa degli ufficiali nelle navi da guerra
  • Quadrello – rinforzo delle vele cucito in ogni punta
  • Quartiere – ogni parte della nave viene suddivisa in quartieri

R

  • Rifiuto – deviazione del vento causato da un ostacolo sopravento
  • Risacca – movimento delle acque marine mosse che vengono deviate dal porto o dalle barriere frangiflutti
  • Rosa dei venti – figura dei punti cardinali e le rispettive direzioni
  • Ruota del timone – ruota grazie alla quale è possibile comandare il timone

S

  • Salpare – partire dal porto in direzione del mare
  • Scuffiare – capovolgere una imbarcazione a vela
  • Segnale di diana – i trombettieri suonano il segnale di sveglia in diverse parti della nave
  • Sgottare – togliere l’acqua in eccesso dalla nave
  • Spedare l’ancora – issare l’ancora dal fondo per riportarla a bordo

T

  • Tartaruga – contenitore per lo spinnaker
  • Tender – navetta di piccole dimensioni che trasposta i passeggeri dalla crociera ancorata e il relativo porto
  • Tonneggiare – sostenere la nave verso la banchina tirandosi sui cavi

U

  • Uomo in mare! – grido di aiuto e avviso nel caso un membro a bordo cada in mare

V

  • Varare, Varo – la nave viene fatta scivolare o spostata tramite una gru sul mare dopo la sua costruzione o manutenzione
  • Vento apparente – anche il vento può ingannare. Infatti, la direzione ingannevole del vento è dovuta dalla direzione del vento reale insieme a quello creato dalla navigazione della nave
  • Vento in fil di ruota – vento in poppa

Z

  • Zampa d’oca – estremità di pezzi di cima che servono per la trazione dell’attrezzatura navale.
  • Zavorra – peso utilizzato per abbassare il natante
  • Zenit – stella opposta al nadir

Oltre 85 km2 denso di colori, profumi, natura e storia che va da Capo Boi fino all’isola di Serpentara. Fra le sue acque troviamo l’Isola dei Cavoli, tappa dei nostri half e full day  tour che, insieme al promontorio granitico di Capo Carbonara che suddivide l’Area in due ampie baie (orientale e occidentale). La linea di costa è levigata dall’azione erosiva del moto ondoso e del vento che lavorano incessantemente. Il vento è infatti, una nota caratteristica della zona che insieme al mare ed ai corsi d’acqua a carattere stagionale trasportano le preziose sabbie che alimentano i litorali bianchissimi e dorati.
La bellezza e la gioia nuotano a filo d’acqua: anche quest’anno sono state avvistate  le divertenti stenelle (Stenella coeruleoalba) le simpatiche tartarughe comuni (Caretta caretta), nuovamente registrato lo zifio (Ziphius cavirostris), altro cetaceo della famiglia dei delfini avvistato in tre timidi esemplari che nuotavano in lontananza e un quarto che si riposava in superficie. Confermata anche per quest’anno la presenza della balenottera comune e del capodoglio (Physeter macrocephalus): due esemplari sono apparsi e subito dopo si sono immersi mostrando la pinna caudale. Questa loro presenza è una ulteriore conferma di acque incontaminate e di un habitat specifico che molte bellissime specie scelgono per la riproduzione, la crescita, il nutrimento.

Gli scenari sommersi sono imperdibili: nelle praterie di posidonia, importantissima per l’ossigenazione delle acque, si possono ammirare esemplari di Pinna Nobilis, mentre nelle franate granitiche, grazie alla continua presenza di correnti, sono visibili magnifiche gorgonie intervallate dai gigli di mare; tutto questo è contornato da imponenti branchi di pesci balestra, occhiate, salpe e castagnole che si muovono fra ricci di mare e  rocce granitiche fra  pinnacoli bastioni, avvallamenti e spaccature spesso colorati dal giallo delle margherite di mare o dal rosso delle gorgonie. Nei pressi dei Variglioni dell’Isola dei Cavoli è normale incontrare branchi di barracuda mediterranei e seguirli, grazie alla limpidezza dell’acqua, nei loro pattugliamenti in cerca di cibo. Nei pressi della Secca di Cala Caterina si può scendere ad ammirare uno spettacolo sommerso fatto di grosse frane granitiche, abitate da una tranquilla popolazione di cernie e orate di grandi dimensioni.

E non solo: a causa delle forti mareggiate invernali, in prevalenza causate dai venti di libeccio e maestrale e dalle numerose secche presenti, nei fondali dell’Area Marina Protetta giacciono relitti di tutti i tempi, dalle galere romane ai moderni cargo, interessanti siti d’immersione, sia dal punto di vista biologico che da quello fotografico per subacquei di tutti i livelli:

  • secca dei Berni “Galera romana
  • secca di Punta Molentis “Veliero Spagnolo
  • secca di Libeccio “Ancore romane
  • isola dei Cavoli “Relitto dei tubi
  • secca di Santa Caterina “Nave da carico Egle
  • capo Carbonara “Traghetto Elba Ferry

Oltre al profumo del mare, l’Area Marina Protetta offre tutte le fragranze della macchia mediterranea: sono 136 le varietà vegetali spontanee presenti, il ginepro coccolone, il pistacchio e il mirto e degno di  particolare interesse è il dracunculus, una pianta necrofora che si riproduce nell’Isola dei Cavoli.

Alzando poi  gli occhi al cielo è possibile scorgere  il Falco Pellegrino, il Marangone dal Ciuffo, la Magnanina Sarda, l’Averla Piccola, il Calandro e la Calandrella, la Sterna e il Fenicottero Rosa.

Meravigliosa cornice dei tour con le nostre barche a vela: la goletta MABY II, ASIBIRI II e i nostri gommoni a noleggio con e senza patente, per una vacanza al mare in Sardegna indimenticabile. 

L’ Area Marina Protetta “Capo Carbonara” è stata istituita dal Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare , con decreto Ministeriale del 15 Settembre 1998, poi modificato nel 1999 e sostituito integralmente dal Decreto Ministeriale del 7 Febbraio 2012 (Gazzetta ufficiale n° 113 del 16 Maggio 2012). La gestione dell’ Area Marina Protetta è affidata al solo Comune di Villasimius.

Il perimetro dell’Area Marina Protetta “Capo Carbonara” ricade quasi interamente con il  Sito di interesse comunitario (SIC) istituito ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE.

Nell’ Area Marina Protetta “Capo Carbonara” troviamo diverse Zona di Protezione Speciale (ZPS) istituita ai sensi della Direttiva Uccelli 79/409/CEE.
L’ Area Marina Protetta “Capo Carbonara” è diventata area Area ASPIM (Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea) ai sensi della Convenzione per la protezione del Mar Mediterraneo dai rischi dell’inquinamento meglio conosciuta come Convenzione di Barcellona.

REGOLAMENTAZIONE ATTIVITA’ ZONE A, B, C, D

VELOCITA’
Nelle zone B e C è consentita la navigazione, esclusivamente in assetto dislocante, a velocità non superiore a 5 nodi, entro la distanza di 300 metri dalla costa, e a velocità non superiore a 10 nodi, entro la fascia di mare compresa tra i 300 metri e i 600 metri di distanza dalla costa.

ANCORAGGIO E ORMEGGIO
Nelle zone indicate come A “riserva integrale” è vietata la navigazione, l’ancoraggio e l’ormeggio.
Nelle zone indicate come B “riserva generale”, C “riserva parziale” e “riserva sperimentale è consentito l’ancoraggio negli specchi acquei caratterizzati da fondali sabbiosi, liberi da Posidonia oceanica, non interdette per fini balneari con determinazione della RAS n. 817 del 10-05-2013.

PESCA SPORTIVA
In tutta l’A.M.P. è vietata la pesca subacquea.
Nella zona “A” riserva integrale, è vietata la pesca professionale e sportiva con qualunque mezzo esercitata.
Nella zona “B” riserva generale, la pesca sportiva può essere praticata solo se autorizzata dal soggetto gestore (Comune di Villasimius) e riservata ai residenti nel Comune di Villasimius.
Nelle zone “C e D” riserva parziale, la pesca sportiva può essere praticata solo se autorizzata dal soggetto gestore (Comune di Villasimius) e regolamentata sulla base delle esigenze di tutela dell’A.M.P., ai soggetti equiparati ai residenti nel Comune di Villasimius.
La pesca sportiva può essere praticata solo ed esclusivamente con i seguenti attrezzi e limitazioni:
E’ vietato l’uso dei seguenti attrezzi: palamiti, nasse, bilancia, rezzaglio, l’uso della fiocina con l’ausilio di fonti luminose.
NON E’ CONSENTITA LA PESCA DEL RICCIO DI MARE (Paracentrotus lividus).

Area Marina Protetta Villasimius Zone a b c d

LIMITI DI VELOCITA’
Dentro i porti velocità massima 3 nodi
Nei corridoi di lancio, motore al minimo
All’interno dell’area marina protetta velocità massima 10 nodi
Entro mt 1000 dalle spiagge e mt 500 dalle scogliere a picco, 10 nodi

DIVIETI
Ancoraggio e sosta nei corridoi di lancio oltre il tempo necessario per sbarco/imbarco passeggeri
Ancoraggio su posidonia
Transito ed ancoraggio entro mt 200 dalle spiagge, segnalati da gavitelli rossi, e mt 100 dalle scogliere a picco
Transito, ancoraggio e balneazione nelle zone “a” (rosse) dell’area marina protetta, segnalate da apposite boe gialle
È vietato approdare in spiaggia al di fuori degli appositi corridoi di lancio
Ogni tipo di pesca all’interno dell’area marina protetta ed entro i 200 mt davanti alle spiagge
È vietato dar da mangiare ai pesci

PERICOLI
Le bandierine rosse con fascia diagonale bianca apposte su natanti, imbarcazioni e palloncini galleggianti, indicano la presenza di subacquei; tenere una distanza di almeno mt 100
Nella zona di Punta Molentis sono presenti due scogli sotto la superficie del mare, non segnalati, a circa mt 100 dalla costa: tenersi abbondantemente distanti
Non azionare il motore in presenza di bagnanti
Tenere una distanza di almeno 100 mt dalle imbarcazioni all’ancora

NORME PER PREVENIRE GLI ABBORDI IN MARE
Dentro i porti ed in entrata ed uscita, tenere sempre la destra
Dare sempre la precedenza a chi naviga a vela, ai pedalò, canoe, sup, etc.…

CONSIGLI
Per una buona tenuta dell’ancoraggio, dare molta cima all’ancora
Non utilizzare il tendalino in navigazione
Per il conduttore, è consigliata la guida in piedi
Tenere sempre il laccetto di sicurezza della chiave legato al polso o alla gamba

Tre imperdibili motivi per scegliere le nostre escursioni. Gli altri li scoprirete… miglio dopo miglio!

La Madonna del Naufrago

di Pinuccio Sciola

Festa della Madonna del Naufrago

Villasimius, mese di luglio

Punta Is Molentis

perla del Sud Sardegna